Un appello all'amministrazione

Milano aderisce all'iniziativa lanciata dal Gruppo nazionale Nidi e Infanzia in occasione dei 40 anni della legge 1044 istitutiva degli Asili Nido in Italia.
Anche, e soprattutto, questo momento di crisi chiediamo alle nostre amministrazioni di investire nel futuro, negli asili nido, nei servizi all'infanzia e in tutto il mondo dell'istruzione.
Invitiamo tutti i genitori a sottoscrivere questo appello, anche proponendo idee e spunti da sottoporre all'amministrazione, inserendo un commento qui sotto

Nidi Tadino: in attesa del primo infortunio, si tira a campare

Gentili signori,
le segnalazioni di irregolarità da parte dei genitori del nostro nido proseguono eppure nessuno ad oggi è stato inviato da parte dell'Amministrazione a verificare la grave situazione in corso.

Va bene, abbiamo deciso che non importa se all'apertutra del nido era assente tutto: non un gioco, non i prodotti di minima per pulire e accudire i nostri bambini (carta igienica,prodotti disinfettanti, ma anche cassetta del pronto soccorso). E fingiamo ancora di non notare certi sacchi neri che dovrebbero raccogliere i pannolini dei piccoli e fungere da smaltimento rifiuti. Porteremo anche i bidoni necessari. Tanto ad oggi quel che è presente nel nido LO ABBIAMO PORTATO NOI GENITORI. Tamponare la situazione era ed è necessario per il bene dei nostri piccoli.
Un nido, sezione lattanti, senza sterilizzatore di biberon fa davvero vergognare...

Non importa se ad avviamento della struttura i soli contatti con i genitori sono avvenuti tramite sms (la linea telefonica è stata attivata solo 10 giorni dopo), se non c'è stato alcun incontro di presentazione iniziale e tanto meno i necessari colloqui pre ambientamento. Non importa se questi ambientamenti appaiono oltremodo complicati per la difficoltà delle educatrici nel farsi un'idea delle minime abitudini dei bambini. E non importa se in una settimana di ambientamento il mio piccolo di 11 mesi abbia già visto svanire due delle educatrici della sua sezione. A cosa dovrebbe ambientarsi, al turnover costante?

Non importa se non esiste un "documento di valutazione dei rischi" e se, a dire del responsabile del nido, non esiste ancora un contratto firmato tra questa amministrazione e la cooperativa! Ma, alla luce di questo mare di irregolarità, saranno poi assicurati i nostri bambini di questi tempi?.

Io continuo a ripetermi che tutto questo non conta, che devo essere positiva e propositiva, che tutto si aggiusterà, ma certamente continuo a non sentirmi serena.
D'altro canto però se tutto questo non conta, ho bisogno di capire che cosa conta veramente e dove sono le certezze, dal lato educativo e materiale.

Al momento di certo c'è una situazione pericolosa, nessuno del Comune poi si chiami fuori nel caso dovesse accadere qualche incidente.

Rita Viotti Pegoraro, mamma di Stefano

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