Facendo seguito ad un incontro tra genitori avvenuto in data 18 settembre
2009, invio lettera e firme in allegato.
In rappresentanza dei genitori del Nido Via Cova 1
Laura Branzoni
laurabranzoni@fastwebnet.it
+393470516675
In rappresentanza dei genitori del Nido Via Cova 1
Laura Branzoni
laurabranzoni@fastwebnet.it
+393470516675
Da: Veronica Marino [mailto:veronica.marino@tiscali.it]
Inviato: venerdì 25 settembre 2009 15.01
A: 'sindaco.moratti@comune.milano.it'; 'mariolina.moioli@comune.milano.it'; 'carmela.madaffari@comune.milano.it'; 'aurelio.mancini@comune.milano.it'; 'maurizia.pagano@comune.millano.it'
Cc: 'presidenti.materne.blog@blogger.com'; 'z.dazzi@repubblica.it'; 'postacelere.mi@repubblica.it'; 'teresabettarello@yahoo.it'; 'bargentieri@corriere.it'; 'gabriellapersiani@yahoo.it'; 'tg3lombardia@rai.it'; 'Tg3cronaca@rai.it'; 'ma.zadonai@rai.it'; 'm.gabanelli@rai.it'; 'presa.diretta@rai.it'; 'redazione@c6.tv'; 'metroregione.rp@radiopopolare.it'; 'laradioneparla@rai.it'; 'redmi@ilmanifesto.it'
Oggetto: Chiusura sezione Giustizia - Zona 2
Buongiorno,
ci scusiamo se avete ricevuto più volte la mail, ma il vostro server restituiva un errore di ricezione e siamo stati costretti a rinviarla.
Sono passati altri 20 giorni e siamo di nuovo a richiedere la vostra attenzione.
Come si evince dalle mail in calce abbiamo più volte scritto al Sindaco e più volte sollecitato telefonicamente il suo ufficio ma, ad oggi, non abbiamo ancora ricevuto risposta.
Per l’ennesima volta ci è arrivata una mail del Direttore Mancini che ribadiva i soliti concetti da noi ritenuti non soddisfacenti:
“Gentili Genitori Scuola dell'Infanzia via della Giustizia,
abbiano valutato attentamente la Vostra mail e siamo a conoscenza che avevate già segnalato il Vostro disappunto, ricevendo risposta e le dovute spiegazioni da parte del Direttore del Settore dei Servizi all'infanzia.
Desideriamo confermare che la chiusura diuna sezione presso la Vostra Scuola dell'Infanzia si è resa necessaria a seguito di una programmazione a livello cittadino, volta a garantire nel maggior numero possibile di scuole l'accoglienza del più alto numero di bambini neti nel 2004, 2005 e 2006.
Per questo motivo è stata messa in atto una movimentazione che ha permesso in alcune strutture l'apertura di una sezione, ma in altre ha comportato una chiusura.
Per la precisione, per il presente anno educativo sulla città sono state chiuse 10 sezioni di scuola dell'infanzia e ne sono state aperte altrettante.
Ci preme sottolineare che l'Amministrazione è tenuta ad una visione globale delle situazioni, condizione imprescindibile per l'attuazione di politiche migliorative per le famiglie milanesi.
Non per questo non ci interessano però le situazioni specifiche: nel caso della Vostra scuola, sappiamo dalla responsabile che sono stati attuati tutti gli accorgimenti possibili per tutelare il benessere dei bambini: i 10 bambini confermati della classe in chiusura sono stati suddivisi in 2 gruppi e ciascun gruppo mantiene un'educatrice di riferimento.
Cordiali saluti
Il Direttore di Settore
dott. Aurelio Mancini”
Capiamo che il Sindaco possa ritenere la nostra mail poco urgente, soprattutto in un momento in cui il Settore per l’Infanzia risulta avere grosse difficoltà per le scelte fatte dagli addetti ai lavori (nidi in appalto nel caos, ore di compresenza non rispettate, orari ingressi ed uscite, DOA assenti, ecc.), ma, in virtù del fatto che la Scuola è stata aperta il 7 settembre, ci saremmo aspettati una valutazione del problema più rapida.
Non vogliamo intavolare sterili polemiche bensì capire se il Sindaco ritiene importante ascoltare dei genitori e cittadini.
Facciamo inoltre presente alla sig.ra Moratti che il Consiglio di Zona 2 ha votato il 30 giugno una mozione con richieste analoghe alle nostre.
“… il Consiglio di Zona 2
CHIEDE
in appoggio alle richieste già inviate dai genitori e dal Consiglio di Scuola DT7, che si avvii in tempi brevi un dialogo con l’Amministrazione al fine di analizzare le conseguenze della decisione presa, e di individuare una soluzione in grado di evitare l’indiscutibile disagio che si creerebbe per i cittadini della nostra Zona.”
Ad oggi la situazione è invariata e si continua a non tener conto dei fatti e della realtà specifica di Giustizia, per non parlare del fatto che non si tengono in considerazione i bambini del 2007, aventi diritto all’iscrizione. Questo lo si evince dalla risposta del 13/07/2009 dell’Assessore Moioli all’interrogazione del 19/06/2009 del Consigliere David Gentili:
“
...qualora le domande dì iscrizione in una scuola non arrivino a coprirne la capienza, si
procede alla chiusura per permettere un'apertura in altra sede con lista d'attesa ;...”
La lista di attesa attuale è di circa 30 bambini, anche se grazie alle rinunce hanno collocato i 3 bambini del 2006 che erano rimasti fuori.
In attesa di sollecito riscontro cogliamo l’occasione per porgere cordiali saluti
Da: Veronica Marino [mailto:veronica.marino@tiscali.it]
Inviato: giovedì 3 settembre 2009 11.18
A: 'sindaco.moratti@comune.milano.it'
Oggetto: I: Chiusura sezione - Scuola Materna Zona 2 - DT7
Priorità: Alta
Buongiorno,
scrivo nuovamente, come richiestomi telefonicamente dal vostro ufficio, per ottenere che la nostra mail sia finalmente sottoposta alla sig.ra Moratti.
Abbiamo scritto la mail in calce il 22 giugno e dopo aver atteso 3 settimane, la sottoscritta ha telefonato all’ufficio del Sindaco per avere delucidazioni sul perché non avessimo ricevuto risposta. La persona con la quale ho parlato mi ha riferito che si erano informati ed erano venuti a conoscenza del fatto che i Genitori della nostra Scuola avevano ricevuto risposta ufficiale dal Direttore del Settore sig. Mancini. Nella suddetta telefonata la sottoscritta aveva fatto notare all’impiegata che i Genitori nella mail spiegavano al Sindaco Moratti che non si ritenevano soddisfatti delle risposte degli addetti al Settore e che ritenevano necessaria un’attenta lettura della mail da parte del Sindaco stesso, per rivalutare il lavoro e le scelte dei propri dipendenti e collaboratori.
In virtù di tutto questo chiediamo che questa volta la mail giunga direttamente al Sindaco senza tornare come successo in precedenza al Direttore al Settore o all’Assessore.
Vorremmo inoltre sottolineare l’urgenza di tale lettura da parte del Sindaco dato l’inizio imminente della Scuola (7settembre) ed il ritardo del vostro ufficio nell’attuare un’attenta lettura (2 mesi), nonostante i solleciti telefonici.
Nell’attesa di vostro cortese riscontro cogliamo l’occasione per porgere cordiali saluti
I Genitori della Scuola
Da: Veronica Marino [mailto:veronica.marino@tiscali.it]
Inviato: lunedì 22 giugno 2009 16.49
A: 'sindaco.moratti@comune.milano.it'
Cc: 'FSP.InfanziaDirezione@comune.milano.it'
Oggetto: Chiusura sezione - Scuola Materna Zona 2 - DT7
Priorità: Alta
Gent.ssima sig.ra Moratti,
Le scrivo a nome dei Genitori della Scuola Materna di via della Giustizia, Zona 2, DT7, per portarla a conoscenza di una situazione critica: la chiusura di una sezione con perdita di preziosi posti per nuovi iscritti e disagi per i confermati, con una lista d'attesa che di fatto dichiara la mancanza di offerta di posti rispetto alla domanda e che quindi non ne giustifica la chiusura .
Ci permetta un piccolo excursus per farle capire meglio a che cosa ci riferiamo.
La nostra Scuola era da anni composta da 9 sezioni.
3 anni fa si ritenne che fosse necessaria la chiusura di una sezione ed, onestamente, non ne conosciamo bene le motivazioni. L’organico della Scuola dovette provvedere ad un riassetto generale, strutturale, organizzativo e pedagogico che prevedesse solo 8 sezioni e non più 9.
Un anno fa, all’uscita delle graduatorie definitive per l’anno scolastico 2008/2009, tutti noi apprendemmo che l’Amministrazione aveva cambiato idea ed, in virtù della forte domanda delle famiglie e della grande struttura a disposizione, aveva deciso che la cosa migliore fosse riportare la Scuola a 9 sezioni.
L’anno scolastico che sta per chiudersi è trascorso all’insegna di un completo riassetto (acquisto di nuovi arredi, nuova gestione degli spazi per le attività, per il pranzo, per la nanna) che ha portato oggi ad una situazione stabile e positiva per tutti.
Venti giorni fa scopriamo che, per la terza volta, il Direttore dott. Mancini ha di nuovo cambiato idea.
Tutta la Scuola, Genitori ed Educatori, rimangono sconcertati e perplessi: perché tale scelta?
Il Consiglio di Scuola della DT7 concorda con Loro e ritiene necessario formulare un documento che faccia riflettere l’Assessore, il Direttore e tutti gli uffici coinvolti sui disagi che questa scelta porterà.
Le Educatrici ci sono, la lista d’attesa e la struttura pure quindi non comprendiamo il perché di questa scelta.
Questo continuo aprire e chiudere sezioni ci fa veramente pensare che siamo diventati dei numeri e che non ci si chieda cosa accade ai bambini che subiscono questa riorganizzazione.
Non pretendiamo di aprire nuove sezioni o di avere delle facilitazioni rispetto ad altre strutture, chiediamo solo di poter mantenere quanto abbiamo in virtù del fatto che i bambini e la Scuola hanno bisogno di una stabilità.
L’ufficio del Direttore Mancini ci ha risposto con quanto segue:
“Gentili Genitori Scuola dell’Infanzia via della Giustizia,
ci scusiamo per il ritardo con cui rispondiamo alla Vostra lettera, recentemente rinviataci, e desideriamo fornirVi qualche chiarimento.
La chiusura di una sezione presso la Vostra Scuola dell’Infanzia si è resa necessaria a seguito di una programmazione da parte di questa Direzione, volta a garantire nel maggior numero possibile di scuole l’accoglienza del più alto numero di bambini nati nel 2004, 2005 e 2006.
Per questo motivo è stata messa in atto una movimentazione che ha permesso in alcune strutture l’apertura di una sezione, ma in altre ha comportato una chiusura.
Nel Vostro caso specifico, sappiamo dalla responsabile che sono stati attuati tutti gli accorgimenti possibili per tutelare il benessere dei
bambini: i 10 bambini confermati della classe in chiusura saranno suddivisi a gruppi di 5 e ciascun gruppo manterrà un’educatice di riferimento.
Essendo poi la sezioni della Vostra scuola sezioni eterogenee, comunque in tutte le classi ad inizio anno ci sono gli inserimenti dei bambini nuovi arrivati.
Sappiamo dalla responsabile che a breve ci sarà un ulteriore riunione con Voi genitori per illustrarVi nel dettaglio le strategie educative e di accoglienza messe in atto per il prossimo anno educativo.
Cordiali saluti
dott. Aurelio Mancini
Direttore Settore Servizi all'Infanzia”
Questo ci porta a pensare che l’Amministrazione non cerchi di risolvere un problema ma semplicemente lo sposti di anno in anno da una Zona all’altra, senza capire i reali disagi che questo comporta.
Certo la Funzionaria ha cercato di trovare una soluzione al problema con i mezzi a sua disposizione ma ciò non significa che sia tutto a posto come il Direttore dichiara.
Noi Genitori siamo stanchi di accettare che i nostri figli subiscano i disagi delle errate scelte annuali poi riviste l’anno successivo.
Ci ha sempre colpito il Suo desiderio di aiutare mamme e bambini a vivere meglio nella nostra città e quindi crediamo Le interessi la nostra storia, dato che sembra che per gli uffici competenti i nostri piccoli bambini siano diventati solo dei numeri su una lista. L’Assessore ha dichiarato più volte in presenza dei Genitori dei Consigli Scuola di avere a cuore il bene dei nostri bambini ma crediamo che in questo caso chi da Lei dipende abbia sottovalutato le conseguenze delle scelte fatte.
Ci stiamo rivolgendo a Lei dato che quanto scritto all’Assessore Moioli, alla sig.ra Madaffari, al Direttore Mancini ed alla sig.ra Pagano non è stato affrontato, secondo noi, con la giusta ottica che caratterizza la Sua Amministrazione.
Certi che, studiata la nostra situazione, possa con l’Assessore Moioli impedire che venga commesso l’ennesimo errore di valutazione da risolvere in futuro, rimaniamo a disposizione per qualsiasi confronto.
Nell’attesa di Suo cortese riscontro Le porgiamo cordiali saluti
i Genitori della Scuola
Gentile Signora Viotti,
stiamo raccogliendo le diverse segnalazioni e confermiamo che tutte le criticità specifiche segnalate all'Amministrazione sono in corso di verifica e vengono affrontate con i gestori della Cooperativa di riferimento, con cui è stato programmato un costante lavoro di monitoraggio.
Desideriamo sottolineare che, come accade ogniqualvolta si affronta un cambiamento, queste prime settimane sono indispensabili ai gestori per valutare le richieste e le aspettative delle famiglie e trovare per quanto possibile strategie e soluzioni condivise e percorribili.
Per quanto riguarda il "documento di valutazione dei rischi", è in via di definizione il DUVRI, documento che valuta i rischi connessi alle interferenze di più organizzazioni che lavorano nello stesso ambito.
Per quanto riguarda la firma del contratto, nell'affidamento del servizio a seguito dell'accreditamento era previsto che l'attività iniziasse, per non interferire con il calendario scolastico già a conoscenza dei genitori, anche in pendenza della stipulazione del contratto, che nel frattempo è stato comunque firmato.
Siamo fiduciosi che nel corso della prossima riunione, prevista per il 29 settembre p.v., avrete la possibilità di verificare in itinere i passaggi messi in atto dalla Cooperativa per arrivare ad una soluzione delle criticità segnalate.
Cordiali saluti
Il Direttore di Settore
dott. Aurelio Mancini
3 settembre 09 – 22 settembre 09
Il personale educativo ed il personale ausiliario è completamente nuovo . Nessun
genitore era stato informato.
All'apertura la struttura è apparsa spoglia e triste.
A distanza di 20 giorni sono stati consegnati POCHISSIMI giochi (alcuni non a no
rma), materiali didattici ed arredi.
Sono state nominate due educatrici, di cui una impiegata partime, rispetto alle
tre dell'anno precedente.
La compresenza si è ridotta a tre ore, dalle 10 alle 13; in questo tempo le educ
atrici si occupano anche di "scodellare", non essendoci in quella fascia oraria
personale ausiliario.
Alle educatrici non viene passato il pranzo.
In presenza di tutti i bambini (10) non è rispettato il rapporto 1 educatrice o
gni 7 bambini.
Nel nido NON SONO PRESENTI ESTINTORI.
Il materiale igienico sanitario è scarso.
Gli inserimenti dei bambini sono stati fatti TUTTI contemporaneamente.
Ad oggi non ci risulta che i contratti delle educatrici e del personale ausiliar
io corrispondano al servizio da loro svolto.
_______________
Ora abbiamo una sola domanda...
E' opportuno chiamare tutto questo "Servizi all'infanzia"?
forse sarebbe meglio "Infanzia al Vostro servizio"
Cordialmente
Alcuni genitori nel nido Mezzofanti
Gentile Assessore Moioli,
non è sicuramente più un mistero né per lei né per l'opinione pubblica milanese che i genitori di buona parte dei nidi comunali in appalto riaccreditati quest'anno siano assai perplessi circa l'effettivo rispetto di un adeguato rapporto numerico fra educatrici e bambini: già numerose volte, sia direttamente sia tramite i media, Le abbiamo fatto presente la necessità di verificare al più presto in forma ufficiale anche che lo standard minimo garantito dal Comune (1 educatrice ogni sette bambini, con una tolleranza massima del 20%) sia rispettato in ogni struttura.
Sono purtroppo costretta a tornare sull'argomento avendo appreso stamattina che, terminati gli ambientamenti e definita una volta per tutte la composizione delle classi, la sezione dei "grandi" del Nido Casati Tadino, frequentata da mia figlia, conta 27 bambini affidati a sole 3 educatrici: il rapporto numerico, dunque è di 1 a 9 e va ben oltre quella tolleranza del 20% che, in ogni caso, dovrebbe servire a tamponare le emergenze (come improvvise assenze di personale per malattia) e non essere considerato il punto di partenza su cui ragionare.
Le chiedo quindi cortesemente di interessarsi al più presto alla questione per trovare una soluzione in tempi rapidi, invitandoLa caldamente a cogliere l'occasione per verificare che in nessun altro dei nidi accreditati venga superato il rapporto numerico previsto.
Desidererei inoltre avere chiarimenti circa le modalità con le quali il Comune sta effettivamente controllando (sempre che lo stia facendo...) che tutte le cooperative esordienti nella gestione dei 56 nidi accreditati siano effettivamente in grado di offrire tutti i servizi previsti dal vostro "AVVISO PUBBLICO per l'accreditamento dei soggetti erogatori di Servizi Socio Educativi rivolti alla prima infanzia" (http://www.comune.milano.it/dseserver/webcity/garecontratti.nsf/0/73977B48FE94A331C12575E70037A476?opendocument), visto che per concorrere al bando era sufficiente la semplice autocertificazione.
Certa della sua comprensione e del suo interesse affinché il servizio offerto ai nostri figli sia per lo meno paragonabile a quello garantito in tutti gli altri asili nido comunali (la retta che versiamo, dopotutto, è la medesima!), resto in attesa di un gentile riscontro.
Distinti saluti,
Camilla Perrucci
camillaperrucci@yahoo.it
347 3140223
P.S. aggiungo, a beneficio Suo e di tutti coloro che ci leggono in copia, che la puntuale cronistoria dei disagi e delle incertezze che coinvolgono molti dei nidi riaccreditati con il bando dello scorso luglio è disponibile (insieme agli annunci riguardanti ogni iniziativa dei genitori volta a migliorare la situazione e a chiarire le cause del caos che in molti nidi ha caratterizzato questo inizio d'anno scolastico), sul nostro blog: nidoonline.myblog.it. Inutile dire che un suo eventuale intervento su queste nostre pagine on line sarebbe, oltre che gradito, straordinariamente utile e, probabilmente, rassicurante.
Come è possibile mi domando, come può a distanza di quasi 15 giorni dall'apertura dei nidi continuare ad ignorare certe assurde situazioni in atto. Leggo la sua ennesima dichiarazione, in merito al pasto non fornito dalle cooperative a molte delle educatrici dei nostri nidi. Ecco questo non l'ho chiesto. Non ancora. Non alle nostre. A 3 giorni dall'avvio dell'inserimento al nido di mio figlio le domande che si affollano sono numerosissime, i dubbi di una mamma che sino a ieri si nutriva di racconti di altre mamme e letture di articoli di giornali, ormai certezze. Caro Assessore, quel che le chiedo è di venirci davvero a trovare in un nido, in via Tadino che sino all'anno scorso avrebbe potuto essere il vanto per la Sua Amministrazione, e oggi pare ridotto a mera corsia ospedaliera. Spoglio di ogni cosa, privo di tutto, e con educatori sempre piu' affannati e tesi. Come puo' una mamma pensare di lasciare con serenità il suo bambino in questa sorta di dimenticatoio. So di madri che stanno scegliendo di ritirarsi, ma non voglio seguire questa strada, VOGLIO credere in un servizio "PUBBLICO". Se davvero è tale la vicinanza che a parole lei dice di mostrare verso noi utenti, passi a trovarci, così senza un preavviso, lo faccia oggi stesso, prima di iniziare a sedersi alla sua scrivania e mi faccia sapere poi se quanto avrà modo di vedere le permetterà di tornarsene al suo lavoro serena. Forse il mio bimbo non ci sarà, non ho ancora deciso che fare, o forse lascerò che sia il papà a constatare con i suoi occhi. ...prenda pure nota di questi altri nomi: Cova, Ruffini, Pastrengo, Ariberto, Sforza, San Gimignano, Pini, Mezzofanti, Zuretti, Nenni so per certo che anche in questi nidi troverà ad attenderla genitori stanchi e arrabbiati. Mi levo dal gruppo, degli arrabbiati, io stamani sono semplicemente e totalmente scorata. Rita Viotti, mamma di Stefano (11 mesi) e Francesco (3 anni) Pegoraro |
quest'oggi nella classe frequentata da mio figlio (grandi) 2 sole educatrici gestivano 24 bambini, situazione assurda e per la quale è necessario prendere urgenti provvedimenti.
Ci era stato promesso che ci sarebbe stata una sostituta dell'educatrice in malattia da oggi per 20 giorni e questo non è accaduto. Riteniamo doverso da parte vostra intervenire nella maniera piu' opportuna per offrire il servizio decantato da questa amministrazione nella Carta dei Servizi, ripristinando immediatamente il necessario rapporto di 1 educatrice per 7 bambini.
Resto in attesa di un sollecito riscontro
Cristina Studer Martinez sezione grandi
Faccio seguito all'articolo di ieri di Repubblica dedicato alla
riapertura degli asili nido e delle scuole di infanzia, mi unisco al
coro di mamme scontente e preoccupate, per segnalarle quanto segue:
Sono mamma di un bimbo di 9 mesi, Alberto.
Sono una mamma che lavora e che non può contare sul supporto dei
nonni, residenti fuori Milano.
L'iscrizione al nido di Alberto è stata una scelta, direi, obbligata.
L'alternativa sarebbe stata quella di affidare un bimbo così piccolo
ad una baby sitter per 8/10 ore al giorno.
Ho quindi iscritto Alberto al Nido Sforza, scegliendolo con cura e tra
i molti visitati, a seguito di un open day durante il quale le
educatrici della Cooperativa Coopselios - che allora aveva in appalto
la struttura – mi hanno fatto competentemente visitare gli spazi e
illustrato programmi, modelli educativi e regolamento del nido.
Il 31 luglio, casualmente, sono venuta a conoscenza del "cambio delle
Cooperative" che ha coinvolto anche il nido Sforza, passato sotto la
nuova gestione della Cooperativa Eureka. Le educatrici sono state
riconfermate nel numero di 8 su 11.
Durante l'open day avvenuto in data 2 settembre (con gli inserimenti
previsti per il giorno successivo 3 settembre) la situazione
sconfortante che mi si è presentata è stata la seguente:
Misure di igiene: ambiente sporco. Non sono più previste misure di
igiene per l'arrivo di esterni (ad es. sovrascarpe), lasciando l'onere
della pulizia al personale ausiliario, il cui orario è stato ridotto.
Ora, c'è un dibattito sull'uso delle sovrascarpe, ovvero se siano
efficaci o meno. La prego di fornirmi indicazioni precise in merito. I
bimbi sotto l'anno gattonano e mettono le manine in bocca. I pavimenti
devono essere puliti. L'uso di sovrascarpe mi pare la misura igienica
più adeguata.
Il giardino (un angolo recintato del Parco della Guastalla): al
momento è ridotto a discarica, nessuno raccoglie i rifiuti o le foglie
secche e non si capisce di chi sia la responsabilità della
manutenzione. (O meglio, la cooperativa dice che è a carico del
Comune). Il risultato è che lo spazio all'aperto non si può
utilizzare, proprio durante la stagione in cui sarebbe più utile.
Tettoia: i passeggini vengono lasciati fuori senza nessuna copertura
se non le coperture antipioggia individuali. Milano non è in Sicilia!
Sono due giorni che piove e i passeggini si bagnano.
Gli interni: la struttura si è presentata incompleta e inadeguata ad
accogliere i bambini. Ma questo conta davvero poco in confronto alla
sicurezza dei bimbi.
Il personale (educativo ed ausiliario): come già anticipato, risulta
non essere al 100% composto dalle stesse persone dell'anno scorso: è
stato ridotto il numero delle educatrici e quelle rimaste, mostrano, a
ragione, segnali di preoccupazione a causa dei recenti cambiamenti,
che rendono più difficile mantenere la qualità e la sicurezza del
servizio erogato. (è cambiato il rapporto educatrici/bimbi). Ho
chiesto di fornirmi lo schema dei turni. Con riferimento al gruppo
lattanti composto da 10 bimbi sotto l'anno e 4 sopra l'anno, il
rapporto è di due educatrici per 14 bimbi. Ovvero 1 su 7. La gestione
è impossibile e per nulla sicura. I tagli e i seguenti rapporti si
basano su statistiche, ovvero sul presupposto che i bimbi non saranno
sempre tutti presenti. Ci è stato detto che qualora fossero tutti
presenti in struttura, verrà fornito personale di supporto. Con quale
modalità?
Il modello educativo: non è ancora chiaro se la Cooperativa Eureka
voglia muoversi secondo una linea di continuità con la precedente
gestione o voglia introdurre modelli educativi differenti. E - se
questo fosse il caso - è importante conoscerli prima. Per adesso
sappiamo solo di dover provvedere noi, oltre al materiale necessario
per l'igiene personale dei nostri figli, anche a lenzuola, bicchieri
di carta, salviette, latte detergente, crema per il cambio pannolino
(non previsti lo scorso anno).
Vorrei cortesemente ricevere adeguate e concrete risposte a quanto
sopra e soprattuto vorrei sapere quale strategia (La prego non
economica! non di presunta razionalizzazione a scapito dei nostri
figli!) ha imposto tutti questi cambiamenti, che, allo stato
compromettono la sicurezza e la qualità di un servizio fondamentale.
Alessia Pastori
--
Gentilissima Sig.ra Moioli,
prendo spunto dalla sua intervista pubblicata sulla Repubblica di ieri in cui invitava i genitori a scriverle in modo tale che il comune possa attivarsi per verificare le situazioni di disagio segnalate o comunque per illustrare la situazione ai genitori.
Io colgo la balla al balzo e le scrivo.
Nella scuola materna in cui è iscritto mio figlio (via Tolstoj) l’orario di compresenza delle maestre per l’anno scolastico 2009/2010 sarà di 4 ore dalle 10 alle 14 per circa 27 bambini, le ausiliare saranno 3 per tutta la scuola e mi risulta che non siano ancora state designate le cosiddette insegnanti ”jolly”, ossia quelle insegnanti che non hanno assegnata una classe ma che supportano le altre in caso di bisogno.
Mi sembra molto difficile che le maestre riescano effettivamente a svolgere le attività con i bambini, se non nell’orario di compresenza che include però anche il pranzo e mi domando se non vi sia un rischio di “Sicurezza” per i nostri bambini visto che 27 bambini per una sola maestra non sono sicuramente pochi da sorvegliare.
Le pongo due domande, certa che mi risponderà e che mi rassicurerà:
- Chi controlla i bimbi mentre la maestra sta accompagnando in bagno una bimba ( le commesse sono 3 ma le calssi molte di più e spesso non sono libere che essendo piccola ( nelle sezioni primavera i bimbi possono avere anche 2 anni e ½ ) ha fatto i suoi bisogni addosso e deve essere cambiata da cima a fondo?
- Come fa una maestra a seguire contemporaneamente bimbi con fasce di età diversa e con capacità al gioco automo differente?
Inoltre vorrei sapere come mai il Comune di Milano non promuove più i progetti di psicomotricità e i corsi d’inglese con personale addetto che in passato ha fatto con ottimo riscontro sia da parte delle famiglie che della scuola.
La ringrazio e della sua attenzione e resto in attesa di una sua cortese risposta.
Valentina Dall’Aglio
Gentile Assessore,
ho letto il lungo articolo che oggi Repubblica dedica alla riapertura di nidi e scuole d’infanzia e ho letto le sue risposte in merito alle difficoltà con cui si apre questo nuovo anno scolastico.
Trovo poco professionale e poco serio voler negare i problemi, e anzi insinuare il sospetto che siano tutte frottole.
La invito a mettere davvero il piede e il naso nelle scuole che lei amministra, lavoro per il quale lei e i suoi collaboratori siete generosamente pagati con i nostri soldi.
È una settimana che nella classe di mio figlio (scuola d’infanzia di Caterina da Forlì) le compresenze sono ridotte a DUE ORE AL GIORNO (12-14) perché la scuola è sotto organico di 2 educatrici su 6 e la DOA è part-time, tutto questo quando da mercoledì sono cominciati gli inserimenti dei nuovi iscritti e quindi il momento più delicato dell’intero anno!
È una settimana (anzi da giovedì 3 settembre) che nella classe di mia figlia (nido d’infanzia di Caterina da Forlì) non si è ancora presentata l’educatrice precaria che ogni anno cambia e aspettiamo per settimane o mesi: ovviamente sempre durante l’inserimento dei bimbi nuovi, quando la tensione e l’emozione è più forte, quando ogni bimbo, vecchio o nuovo, ha più bisogno di cura e di attenzione per riambientarsi nella classe, per superare la separazione dalla famiglia.
È una settimana che la scuola la mattina rimane aperta per quasi due ore a causa dei nuovi orari che lei ha voluto imporre e che peraltro sono più scomodi e rendono più frenetica la mattina dei nostri bambini piccoli: due ore durante le quali c’è un continuo via vai di persone nella scuola, con il cancello sempre aperto e l’unico commesso in servizio concentrato a controllare che entrino solo volti noti e nessun bambino se ne vada dalla porta!
E noi siamo stati fortunati perché i commessi sono quelli di sempre, che conoscono bene la scuola e i bambini.
E siamo stati fortunati anche perché nessuna delle nostre educatrici di ruolo è stata improvvisamente trasferita: le due educatrici assenti sono a casa in maternità (da mesi!), perché per fortuna le educatrici (donne e giovani) continuano anche loro a fare figli e hanno il sacrosanto diritto di andare in maternità come ogni altra lavoratrice.
È una settimana che, in quanto genitore del consiglio di scuola, aspetto una lettera da lei perché mi informi su tutte le novità che ha introdotto in agosto, visto che come lei stessa afferma “Stiamo provvedendo ad avvisare tutti i Consigli di Scuola attraverso una lettera, in modo che al loro rientro in città i genitori possano conoscere l’organizzazione dei nostri servizi e prepararsi al meglio per affrontare il nuovo anno educativo insieme ai loro bambini”. Io sono rientrata da settimane, ma continuo ad aspettare invano.
È una settimana che rincorro, insieme agli altri genitori, la nuova PO e la nuova funzionaria della mia scuola e del mio nuovo polo, per sapere, capire, conoscere come verrà riorganizzata la scuola, quando si riunirà il consiglio di scuola, come verrà ricostituito, che fine hanno fatto i nidi in appalto che in precedenza erano nella direzione didattica e ora sono scomparsi dai poli, per capire quando arriveranno le supplenti e quando la scuola comincerà a funzionare, per sapere quando ripareranno il bagno del nido, per sapere quante ore di compresenza avremo, e via dicendo.
È una settimana che è ricominciata la scuola dei miei figli e io sono già esausta.
E lei a una settimana dalla riapertura dei servizi all’infanzia come sta?
A presto, perché non mancherò di tenerla informata sull’andamento delle nostre scuole, visto che lei è totalmente disinformata!
Sara Zanisi
(Nido e scuola Caterina da Forli)
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